Vendita opera online Francesco Cassanelli

Federica Amalfitano

Sestri Levante è solo l’ultima tappa espositiva del pittore Francesco Cassanelli, classe 1955, pugliese d’origine e ligure d’adozione, affermato in Italia e ben noto anche all’estero.

In lui convivono due anime, due modi differenti di dipingere e vedere il mondo:

  • da un lato lo sguardo lucido, sereno dei paesaggi, degli scorci di campagna e delle vedute di città della sua Puglia e della Liguria;
  • dall’altro un’analisi interiore, un percorso introspettivo frutto degli ultimi anni di ricerca.

Tele dai colori pastello, dal chiarore diffuso, poche forme geometriche utilizzate, sfere, zig zag e solidi conici che sostituiscono l’uomo, inserite in un luogo senza spazio e senza tempo, un luogo onirico, a tratti metafisico.

Un richiamo a De Chirico, a René Magritte, alle avanguardie novecentesche, alla sua formazione accademica, ma anche “schizzi” semplici, di una spontaneità apparentemente infantile, ma coscientemente studiati e maturati.

La linea zigzagata, forza motrice, simbolo di energia positiva che muove il mondo, è l’evoluzione naturale della figura fiammeggiante dei suoi
precedenti lavori, in cui la fiammella e la trave davano voce a quel senso di precarietà che è tutto umano.

 

Una ventata di nuova energia

Zig zag” è il filo rosso delle sue ultime opere: vitalità brulicante, fermento, ottimismo. Uno sguardo positivo verso l’esterno, verso la natura
amica che si trasforma in energia alternativa, come in “UNA VENTATA DI NUOVA ENERGIA”, dove protagonista è la forza del vento.

 

 

Zig zag” è la tenacia umana nell’afferrare le opportunità e raggiungere i propri sogni (“INSEGUIRE I PROPRI SOGNI”), ma “zig zag” è ancora ricerca continua, spasmodica, di qualcosa che va oltre la vita frenetica e l’ordinario (“ALLA RICERCA DELL’INFINITO”).L’artista suggerisce un ritorno alle origini, al mondo dell’infanzia, con suggestioni dai colori stemperati con cui ci propone di risvegliare i noi di un tempo, con il candore e la meraviglia di quando eravamo bambini.”

Federica Amalfitano
Critico  d‘Arte


Fonte: IN ARTE MULTIVERSI anno XI – num.71 (9 Gennaio 2015)