“Quando si è impegnati a celebrare riti di giudizio sulla pittura di Francesco Cassanelli, è difficile far comprendere una cultura quasi estraniata dalla natura. Pur tuttavia la natura stessa si insinua nell’opera con un contrasto solo apparentemente instabile, ma in realtà tale da diventare un probabile contatto grazie a cui lo spettatore è chiamato ad essere partecipe della congiunzione degli opposti estremi.
In una continua espansione di dettagli, che contengono forti rapporti con il surrealismo, la natura riemerge come arte di movimento in strutture interiori, scaturite da un equilibrio senz’altro calcolato. Il pittore si presenta così nella sua nudità, offrendo le sue intuizioni nella convinzione di creare una forza terapeutica per se stesso e per chi osserva.
Le sue ultime opere costituiscono argomenti visuali di notevole intensità che esprimono, in modo palpabile, veemenza di pensiero con presa diretta sul soggetto, la cui importanza non viene sacrificata per amore di stile. Quale inventore di immagini purificate ed acrobaticamente significative e di contesti in cui ambientarle, per il Cassanelli suppongo non esservi probabili rivali.”
Giuseppe De Santis
Pittore e Critico d ‘Arte
In occasione di:
MOSTRA “INTUIZIONI” (2 – 12 Agosto 2001)
Auditorium di Santa Croce – Bisceglie (BA)
